Monday, January 29, 2007

Fango a Nord

Mentre viaggi verso Nord la terra inizia acedere il passo all'acqua. Le grandi distese di erba intervallate da qualche canale diventano immensi acquitrini paludosi interrotti da qualche isoletta dalla consistenza più solida.
Certo detta così deve sembrare un posto brutto e squallido, e probabilmente lo è per chi fa della concretezza una ragione d'essere. Ma se punti lo sguardo oltre la distesa di foglie galleggianti o il riflesso del cielo grigio sull'acqua ti accorgi che c'è qualcosa sotto che non si vede. Nè si intuisce. ma lascia spazio solo all'immaginazione, e non puoi certo dire se ti trovassi a camminare nel mezzo se l'acqua ti bagnerebbe solo il calzino o se sprofonderesti fino all'anca. E' questo mistero, conturbante e spaventoso, che rende questo squallore così affascinante.
Cavalli imbizzariti al passaggio del treno, un gatto selvatico che corre dietro a dio sa cosa, piccole foreste devastate da Kyrill, alberi grossi e piccoli sradicati e buttati giù, le intricate radici lasciate seccare all'aria, il tronco a macerare coperto da terra e foglie ad indicare
come tutto sia sottosopra ormai.

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